La montagna perde un altro escursionista
Con l’avvento della primavera e lo scioglimento delle nevi invernali, il panorama della nostra montagna appare agli occhi dei turisti e degli escursionisti, più mite, apparentemente più accessibile.
Forse è stato questo l’errore di valutazione che nella giornata di ieri, Domenica 27 Marzo, ha visto il verificarsi dell’incidente in cui ha perso la vita un escursionista romano di 42 anni, precipitato dalla cresta del Monte Elefante per diverse centinaia di metri.
Sul luogo sono accorsi i soccorritori del CNSAS Soccorso Alpino, Guardia di Finanza, Polizia, Carabinieri e Vigili del Fuoco, con l’ausilio di due elicotteri, intorno alle ore 16, in zona del Rifugio CAI Angelo Sebastiani, da dove parte la strada carrareccia che arriva i piedi del Monte Elefante, per prestare soccorso e constatare purtroppo l’accaduto.
Sono ancora al vaglio della Procura di Rieti, le dinamiche dell’incidente, ma da parte nostra si ripete l’invito a vivere l’escursionismo e l’alpinismo in maniera responsabile, dato che troppo spesso notiamo persone che si impegnano in “avventure”, senza avere la minima idea dei rischi e dei pericoli che potranno incontrare lungo i percorsi.
Inoltre la maggior parte di questi incidenti avvengono nelle stagioni di transito, primavera e autunno, quando le condizioni sono “miste”, e richiedono soprattutto, attrezzature e competenze maggiori, rispetto al classico trekking estivo e all’alpinismo puro invernale.
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