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TSM2: Siamo al rush finale!

TSM2: Siamo al rush finale!

 

Per raccontare l’evolversi delle vicende che riguardano l’iter del TSM2 abbiamo scelto di ripubblicare un post di Luca Nucci, scritto nel gruppo Facebook : Terminillo – Si agli impianti.
A nostro modesto parere, la cosa più sensata scritta nell’ultimo periodo, fatto di battaglie mediatiche su giornali e social network.

Luca scrive:

Il 5 giugno u.s. (finalmente) si sono ufficialmente chiusi i termini per presentare osservazioni al progetto di rilancio del Terminillo meglio conosciuto come TSM2.

E adesso? Adesso la palla passa alla Regione Lazio. I tecnici della Regione valuteranno l’effettiva rispondenza del progetto ai parametri stabiliti dalle Leggi Regionali – Nazionali – Europee, verificheranno se lo stesso è stato rimodulato secondo i canoni imposti ai progettisti dai tecnici regionali a seguito dell’ultima “bocciatura” e, non da ultimo, dovranno dare risposte alle tante osservazioni che sono state fin qui presentate (pro e contro).

CAI, Italia nostra, Salviamo il paesaggio, Salviamo l’orso, WWF Lazio, Geol. Menotti, Associazione Maestri di Sci, Federalberghi Lazio, Confcommercio Lazio… sono solo alcune delle associazioni che, a vario titolo, sono intervenute sul progetto, dividendo in due l’opinione pubblica: favorevoli e contrari.

E sì, Favorevoli e Contrari; il più classico dei giochetti di italica invenzione dove, al fine di raggiungere uno scopo (qualunque esso sia), si preferisce “spaccare” l’opinione pubblica per poi “soppesarne” il peso politico, prima di esprimersi e quindi fare una scelta. Peccato.

Peccato davvero, perché dopo Amatrice ci si sarebbe aspettati un popolo unito che, perdonatemi, per il bene della collettività sarebbe persino sceso a compromessi (dare e avere), invece… è un proliferare di comitati con all’interno le più svariate sigle, dall’orso alla salamandra, dai proprietari alle pro-loco, passando per albergatori, camminatori, ristoratori, sindacati e chi più ne ha più ne metta.

E sì, i Comitati. I comitati spontanei effettivamente dovrebbero rappresentare una vera unità di intenti ma, se al loro interno vi troviamo associazioni di categoria – quindi votate al guadagno –, associazioni di proprietari – di nuovo guadagno –, e associazioni no profit… qualcosa non mi torna.

Soprattutto, mi domando, come può un’associazione che comprende varie anime, vari pensieri, aderire a qualcosa dove, necessariamente, si ci deve schierare a prescindere? Le associazioni non dovrebbero essere aperte a democratiche discussioni? Ad esempio, il CAI come concilia la propria posizione di diniego al progetto con i tanti tesserati amanti dello sci alpino? E, ancora, alle Pro-Loco, se si ha l’ardire di rappresentare un bacino territoriale – una comunità – ove al suo interno ci sono le più variegate posizioni e i più “stravaganti” pensieri, non viene il dubbio che una posizione “ferma”, a prescindere, potrebbe allontanare gli iscritti e non solo?

Certo, se fino al TSM1 il “noi Vs Voi” era limitato alla sola cronaca locale, alle nostre associazioni e a i nostri comitati, le vicissitudini del TSM2 hanno avuto il merito di dare rilevanza mediatica nazionale (Il Fatto Quotidiano, L’Espresso), se non addirittura “internazionale” (BBC), alle nostre querelle interne e questo, probabilmente, peserà sul giudizio finale, se non sotto l’aspetto tecnico, sicuramente sotto quello “politico”.

Comunque, les jeux sont faits, possiamo rimettere le bandiere in cantina ed aspettare fiduciosi (ognuno per la propria parte) il giudizio dei tecnici regionali che, senza dubbio, applicheranno alla lettera le Leggi e i Regolamenti, valutando (spero) secondo scienza e non secondo coscienza.

P.S. Sono favorevole al progetto TSM2, benché preferissi di gran lunga il TSM1, tuttavia… sono fatto così: mi piace ragionare sopra le cose, mi piace comprendere. In vita mia non ho mai preso decisioni “a prescindere”; le scelte, giuste o sbagliate, le ho sempre prese con la mia testa, mai con quella degli altri.

Viva il Terminillo.

Cordialmente.

 


Queste le parole dell’analisi lucida di Luca, che ci ha gentilmente concesso di ripubblicare il suo pensiero. Siamo convinti che questo sia lo spirito critico che ci vuole per far si che TSM2, non sia solo “parole”, ma che dalle tante, troppe parole si passi finalmente ai “fatti” concreti.

Lo chiede il territorio, lo chiede la popolazione, lo chiedono i turisti.

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